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Franco Siciliano
Α  02/07/1941                     Ω   21/02/2012

Inserito da Webmaster il 4 Novembre 2011  • - Modificato il 23 febbraio 2012 - Commenti  • 

Nato a Foggia, il 2 luglio 1941, ha passato la prima giovinezza nella sua città natale prima, e a Napoli poi.
Con la sua famiglia di origine, seguendo il padre, Agronomo e Funzionario di un Organismo delle Nazioni Unite, la FAO, ha vissuto, successivamente, in Siria, Algeria e Somalia. Dopo la laurea in Economia e Commercio, conseguita alla Libera Università Abbruzzese "G. D'Annunzio" di Pescara, fu reclutato dal Programma Alimentare Mondiale (PAM), una Organizzazione delle Nazioni Unite con sede in Roma, come responsabile dell'ufficio locale In Ciad, paese in cui ha servito per sei anni, dal 1972 al 1978.
Nel 1978 fu trasferito al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), ricoprendo successivamente la carica di vice-rappresentante nelle Sedi della Guinea-Bissau, delle Maldive e dell'Indonesia.
Nel 1982, fu trasferito alla sede di New York, al Palazzo di Vetro, dove, fino al Dicembre 1990, ha ricoperto diversi incarichi.
Nel gennaio 1991 Ritorna provvisoriamente al World Food Program, questa volta nella sede di Roma, con l'incarico di Capo dei Servizi Amministrativi.
Nel gennaio 1996, al termine dell'incarico, ritorna alla UNDP come Direttore delle Operazioni in Afghanistan. L'ufficio dell'UNDP responsabile per l'Afghanistan, a causa della guerra civile, era dislocato a Islamabad, nel Pakistan. Per il periodo della sua missione, quasi quattro anni, ha diviso il suo tempo tra gli uffici di Islamabad e quelli in territorio afghano: Kabul, Jalalabad. Herat, Kandahar e Mazar-i-Sharif. Il paese era, in quell'epoca, occupato e amministrato dal movimento dei Talibani che aveva proclamato il paese Emirato Islamico dell'Afghanistan.
In pensione nel Dicembre 1998, fu richiamato in servizio dall'ottobre 2001 al Marzo 2002 e inviato a Dili, Timor Est, come Direttore delle Operazioni, nella fase di transizione precedente all'indipendenza del Paese.
Dal suo ritorno in Italia, nel 2002 riprende ad operare come consulente free-lance per la formulazione di diversi progetti di sviluppo.
Nel 2005 viene reclutato dall'Università di Reggio Calabria per insegnare Economia dello Sviluppo in Tunisia, nel quadro di un progetto finanziato dalla Direzione della Cooperazione italiana. In questo contesto, insegna in Corsi post-universitari (Master) e di formazione quadri; tiene anche seminari sulla formulazione di Progetti di Sviluppo mediante l'uso della tecnica del "Quadro Logico" (logical framework analysis) e sugli aspetti tecnici del Microcredito.
Dall'inizio della sua esperienza di paziente in dialisi, a causa delle sopravvenute difficoltà nel muoversi liberamente, abbandona le sue attività precedenti e si dedica completamente alla scrittura. "Pensieri in Dialisi" è il suo ultimo libro, primo ad essere pubblicato in lingua italiana. Gli altri sono in via di pubblicazione.

Promozione Libri

Inserito dal Webmaster il 5 Novembre 2011  •  Leggi la Presentazione del libro fatta presso la Libreria The Book di Genzano  •  Leggi tutta la Prefazione

Pensieri in DialisiQuesta è la mia ultima fatica.
Nei confronti della dialisi ci sono moltissimi luoghi comuni ed io ho deciso di scrivere questo libro per sfatarne o, meglio, per rettificarne alcuni.
Il primo luogo comune é quello che vede la dialisi come una prigione, dalla quale non si esce che con il trapianto, o col feretro. Io sono il primo ad ammettere che questa immagine corrisponde parzialmente alla verità, nel senso che la capacità di movimento di un paziente in dialisi risulta realmente ridotta, proprio come quella di un recluso in un prigione. Il luogo comune relativo a questa prima caratteristica, non tiene, però, conto degli aspetti positivi della dialisi.
Per prima cosa, la vita stessa senza una funzione renale sufficientemente buona, è impossibile, pertanto il luogo comune dovrebbe almeno menzionare questa funzione "salvavita": la dialisi consente a persone che, solo qualche decennio fa, avrebbero dovuto essere già morte, di continuare a vivere. In secondo luogo, e cosa molto più importante, la dialisi restituisce a noi malati d'insufficienza renale cronica, una chiarezza di mente che spesso, come nel mio caso specifico, non sapevamo nemmeno di aver perso!
Io mi sono accorto di quanto il mio cervello fosse stato intossicato, solo dopo un paio di sedute di emodialisi. Nei mesi precedenti ero stato più volte costretto ad abbandonare la formulazione di un progetto di sviluppo al quale stavo lavorando da tempo: credevo di non avere più l'energia mentale, forse a causa dell'età' (ho quasi settant'anni). Dopo una sola settimana della mia vita da "dializzato", però, iniziai a sentirmi così "bene", che ripresi il progetto e lo portai a termine nel giro di due giorni!
Continua ...
Leggi la Presentazione del libro alla Libreria The Book di Genzano, fatta dal dott. Elio Pinchera

Di Prossima Uscita

Inserito dal Webmaster il 6 Novembre 2011  •  Comments (64)  • 

Attualmente sono nella fase di correzione di bozza altre due opere, scritte in precedenza dall'Autore in lingua inglese: I Donaferenti e Lor il Fenicio.
Al lato, l'autore, invitato al XV Congresso Annuale della Nephrocare Int. tenutosi a Napoli Domenica 20 Novembre 2011, mentre descrive il suo ultimo lavoro.

Video del mio intervento al XV Congresso della Nephrocare

Inserito dal Webmaster il 28 Novembre 2011 - Se si utilizza Firefox come browser, fare doppio click sull'anteprima video per avviare e click per mettere in pausa.

Estratto del Video dell'intervento della
Dott.ssa Linda Bennardi
al XV Congresso della Nephrocare

Inserito dal Webmaster il 28 Novembre 2011 - Se si utilizza Firefox come browser, fare doppio click sull'anteprima video per avviare e click per mettere in pausa.